Le interviste di 2M Sales Management: conosciamo Roberto Ragonese

Concludiamo il ciclo di interviste di 2M Sales Management conoscendo meglio Roberto Ragonese, CEO Talent Players.

 

  • Ciao Roberto, se sei d’accordo direi di rompere il ghiaccio chiedendoti di presentarti: racconta cosa fai.

Sono un imprenditore: come prima cosa gestisco un coworking al centro di Palermo, ma l’attività per cui impiego gran parte del mio tempo è per la startup TalentPLAYERS che si occupa di monitorare le prestazioni dei calciatori. Infine, in collaborazione con il Palermo FC e un amico Domenico Schillaci, sono il promotore del Palermo Innovation LAB.

 

  • Parafrasando Zygmunt Bauman, oggi viviamo in una società “Liquida” dove i punti di riferimento si sgretolano e tutto diventa veloce; qual è, secondo te, l’asset della tua azienda/lavoro che reputi strategico in un contesto così fluido?                                                                                                            

La qualità di chi la compone. Puoi essere veloce e bruciare sul tempo i concorrenti, ma se non hai sostanza, non vai molto lontano. La qualità paga sempre. Anche in questo tempo. Ancora di più se la qualità unisce sia l’aspetto lavorativo che quello umano. è stato difficile comporre un team del genere, ma oggi sono molto soddisfatto e credo che sarà determinante per il successo del progetto.

 

  • Come è cambiato il tuo modo di lavorare negli ultimi anni? Quanto ha inciso il Covid? Qual è, secondo te, la lezione più importante che dobbiamo imparare e possibilmente non scordare da questa pandemia?

Il Covid ha bloccato il nostro sviluppo, soprattutto dal punto di vista commerciale. Ha bloccato tutto. L’insegnamento che dovremmo portarci dietro riguarda la semplificazione delle procedure. A tutti i livelli. La tecnologia oggi è abbastanza matura per evitare la burocrazia inutile. Questo implica anche la morte di certe figure, appunto burocratiche, inutili che si dovrebbe avere il coraggio e l’onestà di eliminare.

 

  • Alexander Osterwalder, ideatore dell’ormai famoso Business Model Canvas, ha teorizzato la cosiddetta “Azienda invincibile” attribuendole 3 caratteristiche: 1) La cultura del primo giorno 2) la capacità di reinventarsi sempre 3) la forza di non smettere di sperimentare. Aggiungeresti altro alla tua azienda invincibile ideale?

L’ostinazione e la determinazione.

 

  • Si può fare innovazione, secondo te, anche in tempo di crisi?

Soprattutto!

 

  • In una battuta conclusiva qual è la cosa del tuo lavoro che vorresti cambiare e quella che non cambieresti mai?

Non cambierei mai il rispetto e l’attenzione con cui lavoro e tratto chi mi sta vicino, sia clienti che collaboratori. Cambierei alcune scelte fatte all’inizio, ma credo che alla fine anche quelle siano state utili per essere quello che sono, che siamo oggi.

 

Grazie Roberto, buon lavoro!