teoria dei sentimenti morali

La teoria dei sentimenti morali di Adam Smith e lo sviluppo sostenibile

Può sembrare incredibile parlare di sviluppo sostenibile, nell’accezione anche di attività d’impresa votate alla creazione di valore e non semplicemente di ricchezza, partendo proprio dall'autore Adam Smith che per antonomasia è ritenuto il padre della filosofia economica, definita liberismo, atta a sostenere e promuovere il sistema capitalistico fondato sull’egoismo. Apparentemente, infatti, nella “Ricchezza delle nazioni” Smith suggerì che le persone sono individualiste e non egoiste, distante quindi da tutto ciò che afferisce alla ricerca della felicità e del benessere non esclusivamente materiale dell’uomo.

Confesso, anche per me è stata una sorpresa rileggere Adam Smith nel piacevolissimo libro di Russ Roberts “Come Adam Smith può cambiarvi la vita. Una guida inattesa alla natura umana e alla felicità”.

Non ho alcuna intenzione di scrivere una recensione di questo libro, rimando ad altri e ben più competenti questo compito. Io voglio riprendere quanto scoperto da Russ Roberts che, da economista e da docente universitario, non fa mistero del suo imbarazzo confessando la sua scarsa conoscenza della “Teoria dei sentimenti morali”. Il testo è molto utile per condividere delle riflessioni che, partendo proprio dall’uomo e dal senso della vita, aiutano a soppesare – a mio giudizio –  il grande valore che hanno i rapporti umani nella ricerca del benessere e su come questo non possa prescindere dalla felicità altrui. Un passaggio che porta Adam Smith a sostenere, nella sua Teoria dei sentimenti morali, che la fama e il denaro vanno semplicemente inquadrati nella giusta prospettiva. Certamente non a discapito di ciò che deve interessarci davvero, e cioè la costante e incessante ricerca della felicità che passa dall’essere amati e amabili obiettivi raggiungibili, per Smith, attraverso il buon esempio. Nel piccolo delle nostre azioni, se siamo degni di fiducia e onesti, contribuiamo – continua Smith – a sostenere la cultura della correttezza e così la divulghiamo.

Teoria dei sentimenti morali: i valori della fiducia e dell'onestà

Ripartire dalla fiducia e dall’onestà dunque. Può sembrare banale, ma a pensarci bene è proprio dalla fiducia e dall’onestà che occorrerebbe ricominciare, anche come collettività. Gli stessi principi che portano il filosofo scozzese a ritenere che le analisi economiche che guardano solo ai costi e ai profitti materiali sono errate. Una lezione magnifica che ogni uomo, ogni imprenditore chiunque aspiri a vivere bene e a far vivere meglio gli altri dovrebbe portare, e mai dimenticare, nel bagaglio della propria coscienza.

Interrogarsi sul senso della vita non è cosa facile e certamente non esiste uomo che possa pensare di poter dare risposte definitive né tanto meno credere di poterne ricevere. Io penso semplicemente che certe letture, e questa su Adam Smith di Russ Roberts vi rientra a pieno titolo, possono aiutarci nel difficile compito di provare a cambiare prospettiva con tutti i vantaggi che ciò comporta per il benessere della nostra anima.

Con questo auspicio mi avvio a chiudere consigliandovi la lettura di una storia tratta dalle “Vite” di Plutarco che Smith ha ripreso nella sua “Teoria dei sentimenti morali” e che Russ Roberts nel suo libro ripropone in chiave moderna arrivando alla stessa conclusione già nota 2000 anni fa: “la vita non è una gara, è un viaggio da assaporare e gustarsi appieno”. Buona lettura.

* La parabole del pescatore messicano e dell'imprenditore americano

“Un imprenditore americano passeggia sul molo di un piccolo villaggio costiero messicano, quando vede ormeggiare una barchetta con un solo pescatore a bordo. Sul ponte del peschereccio ci sono alcuni grossi tonni pinna gialla. L’imprenditore si complimenta con il messicano per la qualità del pesce e gli chiede quanto tempo gli ci è voluto per pescarlo. <<Oh, ben poco tempo>> risponde il pescatore. L’americano allora gli chiede perché non è rimasto in mare di più per pescarne altri. Il messicano gli spiega che quel pesce è sufficiente a soddisfare i bisogni della sua famiglia per un po’. L’americano gli chiede quindi come trascorre il resto della giornata.

Il Pescatore: Dormo fino a tardi, pesco un po’, gioco con i miei figli e parlo con mia moglie. Poi tutte le sere vado in paese a sorseggiare vino e a suonare la chitarra con i miei amici. Ho una vita piuttosto piena.

La replica dell’americano non si fa attendere: ho un master in business administration e ti posso aiutare. Dovresti pescare di più, e con il ricavato comprarti una barca più grande. Quindi con il ricavato della barca più grande, potrai comprare tante altre barche. Alla fine avresti una flotta di barche da pesca. Invece di vendere il pescato a un intermediario, potresti venderlo direttamente a uno stabilimento per la lavorazione del pesce. Dopo un po’ potrai aprirtene uno tutto tuo, cosicché potrai controllare di persona i processi di produzione, lavorazione e distribuzione. Lascerai questo piccolo villaggio e ti trasferirai a Città del Messico, e forse a Los Angeles, da dove potrai seguire la tua azienda in continua espansione. 

Ma quanto ci vorrà? Chiede il pescatore.

Quindici o vent’anni risponde l’imprenditore.

E poi?

Ora viene la parte migliore. Quando i tempi saranno maturi potrai quotare la tua azienda in borsa. Diventerai ricchissimo, farai milioni a palate.

Milioni … E poi?

A quel punto potrai ritirarti in un piccolo villaggio sulla costa, dormire fino a tardi, pescare un po’, giocare con i tuoi figli, passare del tempo con tua moglie. E potrai andare tutte le sere in paese a sorseggiare vino e a suonare la chitarra con i tuoi amici… 

* Estratto dal libro di Russ Roberts "Come Adam Smith può cambiarvi la vita. Una guida inattesa alla natura umana e alla felicità”.

Giuseppe Mizio

Senior Sales Consultant